“Alza le braccia!”
Il parco divertimenti.
Mi manca anche fare la fila sotto il sole cocente di agosto per salire sulle montagne russe; ritrovarmi bagnata di acqua putrida dopo essere salita sul tronco; i jingle patetici suonati dai megafoni sparsi per il parco. Tutto, manca.
Ho un atroce rimpianto, risalente all’epoca delle scuole medie: non essere salita sull’Oblivion, un’attrazione del parco Alton Towers in Inghilterra, che scende giù in verticale per 50 metri a 110 chilometri orari. Colpa della mia compagna di classe L., con la quale ero in vacanza studio, che aveva paura e non voleva restare giù da sola.
Che vi sia di lezione: niente rimpianti, mollate la vostra amica fifona e godetevela.
Pare che alla fine del XVIII secolo, l’Imperatrice Caterina II di Russia si sia fatta costruire una struttura di legno nel cortile del suo palazzo, sulla quale si poteva scivolare con la slitta: una delle prime “montagne russe”, da cui il nome.
Mi chiedo chi sia stato il primo che abbia avuto il coraggio di alzare le braccia sulle montagne russe; magari proprio l’Imperatrice Caterina, con la gonna alzata e la parrucca al vento.
Quando si potrà…
“Voglio andare al luna park.” (Linda, 11 anni)
“Voglio alzare le braccia sul Katun.” (Marta, 34 anni)