Il team di “Stupore al Museo”: come nasce un progetto vincente

E’ possibile raccontare i musei a distanza? E’ possibile narrare la bellezza del patrimonio culturale attraverso uno schermo? Questo è il dilemma che il 2020 ha posto ai professionisti della cultura, della valorizzazione dei beni culturali, dell’educazione, sbarrando le porte dei musei.

Questo è stato il dilemma che l’anno scorso io e le mie colleghe educatrici ci siamo trovate a dover risolvere, per poter avviare nonostante la pandemia un importante progetto finanziato dalla Regione Puglia e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e dal Polo Biblio-Museale di Foggia: “Stupore al Museo”.

Il progetto (ideato e coordinato dalla cooperativa Frequenze) nasce con lo scopo di promuovere nella fascia d’età 0-13 anni i beni e gli istituti culturali del territorio, nello specifico il Museo Civico, il Museo del Territorio e la Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Foggia.

Locandina “Stupore al Museo”

Il programma è variegato e ricco di eventi, suddivisi in quattro tipologie: laboratori d’arte e archeologia, rappresentazioni teatrali, spettacoli di magia, visite in realtà virtuale, progettati dal lavoro in sinergia tra la cooperativa Frequenze e l’associazione UtopikaMente.

Insomma, un programma pazzesco.

Come dicevo, il progetto era stato originariamente pensato per una fruizione in presenza, ma ad Aprile 2020 io e le mie colleghe di UtopikaMente veniamo messe di fronte alla realtà dei fatti: i musei sono ancora chiusi fino a data da destinarsi, quindi dobbiamo ripensare e convertire il programma in modalità a distanza.

Tornando alla domanda iniziale: come raccontare i musei in maniera innovativa e coinvolgente, superando le distanze e le difficoltà tecniche? Come impostare un’attività laboratoriale che coniughi narrazione e pratica, didattica e gioco, che favorisca la relazione e susciti interesse e curiosità anche attraverso uno schermo, senza annoiare i ragazzi ormai provati da mesi di didattica a distanza?

Era una bella scommessa, ma ora che il progetto volge alla fine, posso dirvi che è stata stravinta, grazie ad un team di professionisti stratosferico, che ha messo in campo, oltre alle abituali competenze, tutte le proprie capacità creative, comunicative e di problem-solving.

Ma passiamo alle presentazioni! Una parte di questo team è quella con cui ho il privilegio di lavorare quotidianamente e che conosco ormai da anni. Dietro ai volti delle ragazze sorridenti che hanno accompagnato su Google Meet centinaia di bambini da tutta Italia in una visita virtuale nei musei foggiani, si celano delle professioniste di altissimo calibro, con dei curriculum da far tremare le ginocchia.

Francesca Capacchione

Comincio da Francesca Capacchione, socia storica di UtopikaMente e curatrice del progetto “Stupore al Museo” per la cooperativa Frequenze.

Laureata in Beni Culturali e Specializzata in Archeologia tardoantica e medievale, da anni studia principalmente i pavimenti musivi e le pitture murali antiche, che sono anche oggetto del suo progetto di ricerca presso l’Università di Bari, dove nel 2020 ha vinto una borsa al Dottorato in Patrimoni archeologici, storici, architettonici e paesaggistici mediterranei.
Dal 2013 si divide tra musei e scavi archeologici: negli ultimi anni svolge interventi conservativi in qualità di Tecnico del restauro abilitato MiBACT, collaborando con università italiane e straniere, mentre come socia di Utopikamente APS conduce laboratori di educazione museale presso il Sistema Civico Museale di Foggia.
Dal 2018 collabora con la Cooperativa Frequenze presso cui è progettista dei settori culturale, turistico e museale.
Francesca è inoltre la responsabile delle attività educative e didattiche del Museo di Torre Alemanna a Cerignola, in cui è stata direttrice artistica della prima rievocazione storica “Ritorno alla Torre” nel 2019, ora rifinanziata per il secondo anno.

Vi tremano un po’ le gambe? A me sì.
Per rendervela più umana, aggiungo che è appassionata di giardinaggio, arte e colori, e coltiva i sogni nel cassetto di vivere in riva al mare con dei cani e un asinello, e di diventare ceramista!

Martina Scarcelli

Veniamo a Martina Scarcelli, anche lei collega educatrice di UtopikaMente APS e archeologa.

Specializzata in Archeologia Classica alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici , consegue la laurea triennale a magistrale in Scienze dell’Archeologia presso l’Università degli studi Roma Tre.

Per il suo dottorato presso l’università McGill di Montréal studia le terrecotte architettoniche di alcuni siti della Daunia e della Peucezia, occupandosi di decorazioni fittili degli edifici (terrecotte architettoniche appunto, per noi comuni mortali) e di iconografia.

E’ coinvolta come archeologa nel progetto di scavo della città di Salapia (vicino a Trinitapoli) e, in questo progetto, gestisce, sotto la supervisione del prof. Roberto Goffredo dell’Università di Foggia e della prof.ssa Darian Totten (McGill University), lo scavo di un settore della città romana e medievale e della gestione del laboratorio dei materiali che provengono dallo scavo.

Ha studiato danza classica, funky, caraibica e contemporanea; le piacerebbe riprendere a danzare, poter scavare in Grecia e viaggiare per il Medio Oriente a caccia di siti archeologici…appena si potrà.

Francesca è una macchina da guerra, dotata di una stupefacente capacità organizzativa e un incrollabile sangue freddo anche di fronte al più bizzarro degli imprevisti (e vi assicuro che nella vita di un educatore museale se ne presentano spesso, anche se non si direbbe), ma al contempo di una spiccata sensibilità artistica ed estetica.

Martina è un pozzo di scienza; dedica sempre particolare attenzione alla comunicazione, trasmettendo  tutto il suo entusiasmo e la passione per il suo lavoro con la scelta accurata dei concetti su cui porre l’attenzione e con un eloquio a mio parere ipnotico. Riesce a coniugare perfettamente la simpatia e l’esaustività.

Poi ci sono io, quella con le idee matte. Quella che se c’è da inventare qualcosa di sana pianta, che sia una storia, un gioco, un’attività da collegare a un reperto, ci si butta a pesce.

Laboratorio “Mani d’Artista”

Dalla commistione delle nostre tre teste, dopo lunghe videochiamate e ancor più lunghi scambi di e-mail, messaggi, note vocali, sono nati i percorsi laboratoriali online per il progetto “Stupore al Museo”: dalle proposte per i più piccoli, come i laboratori “Mani d’artista” o “Esploriamo l’Archeologia“, fino al più recente laboratorio interattivo “Archeologia e legalità“, che sta riscuotendo grande successo e di cui andiamo molto fiere. Attraverso un gioco di squadra ideato ad hoc, i ragazzi apprendono quali sono i comportamenti corretti da adottare in caso di ritrovamento di un reperto, diventando veri e propri “Ambasciatori del patrimonio”.

Per non parlare dello spettacolo di magia “L’Incanto al Museo“, condotto dall’illusionista Alexis Arts (affiancato nella progettazione dall’inarrestabile Francesca) in cui i partecipanti sono accompagnati in un magico viaggio tra i reperti e le opere d’arte, proponendo una tipologia di narrazione museale inedita ed emozionante.

Il successo naturalmente non ce lo inventiamo: i questionari di gradimento che inviamo a tutti i partecipanti a fine attività parlano chiaro, e ne abbiamo raccolti a centinaia. Tutti i partecipanti, nessuno escluso, asseriscono di essere stati invogliati a tornare al Museo, non appena sarà possibile. Vi sembra poco?

Perché l’obiettivo del progetto è proprio questo: risvegliare lo stupore, la voglia di scoprire le meraviglie che il nostro Patrimonio culturale ha da raccontarci, tornando a riempire i musei animati da una nuova energia.

 

Le prossime repliche dello spettacolo “L’Incanto al Museo” si terranno l‘8 e il 22 maggio, mentre sempre nel mese di maggio è prevista una replica del laboratorio “Archeologia e Legalità“, destinato ai bambini dai 7 ai 10 anni. Presto saranno rese note anche le date delle rappresentazioni teatrali, a cura della compagnia foggiana “Il teatro nel pollaio – Compagnia dell’Accade”.

Per avere ulteriori aggiornamenti e non perdervi le prossime novità di “Stupore al Museo”, vi invito a seguire i profili social della cooperativa Frequenze.