“Marta, non possiamo vivere di rimpianti. La vita è un battito di ciglia, lo stiamo capendo adesso”, mi ha detto mio padre qualche mese fa, parlando di tutte le cose che ci mancavano e che non potevamo fare insieme, per colpa della pandemia.
“Adesso faccio un elenco di tutte le cose che voglio fare quando si potrà, e le scrivo.”
Ci ho pensato su con un po’ di impegno, e mi rendo conto che le cose che ora non ci è permesso fare e che ci mancano di più sono davvero semplici; quelle piccole cose che prima del 2020 erano banali, “insignificanti”, ma ci davano pace. L’ebbrezza di un nuovo film al cinema, il calore di una stretta di mano, il chiacchiericcio al tavolo di una pizzeria.
Mi sono chiesta cosa desiderassero gli altri, se avessero brame simili alle mie, o magari nessuna. Ho lanciato un appello, al quale alcune anime buone hanno risposto.
Ecco. Questa raccolta di illustrazioni vuole essere una “relazione programmatica”, citando Jerry Maguire. Mia, delle persone che cortesemente hanno risposto al mio appello, e di tutti coloro che vi si riconosceranno. L’elenco naturalmente resta aperto; se avete suggerimenti su nuovi desideri e brame segrete, li aspetto a cuore aperto. L’obiettivo è proprio questo, condividere.
Un’amica mi ha addirittura ringraziato di averle posto questo quesito, perché ha aperto una finestra di dialogo con le sue figlie su un aspetto che, forse, sarebbe rimasto inesplorato. Credo quindi che questo progetto possa avere delle derive che vadano ben più lontano: suscitare domande, creare e rinforzare legami, fornire spunti per raccontarsi, riconoscersi nei desideri altrui, oppure riconoscerne la differenza.
Ecco il perché di questa galleria intitolata “quando si potrà”. Gesti banali, imprese straordinarie, luoghi da visitare, modi di vivere la quotidianità che questo “annus horribilis” ci ha momentaneamente strappato. Sottolineo, momentaneamente.
Gli umani sono esseri desideranti. Il desiderio è il nostro motore. Spero che sfogliare e arricchire questa galleria possa risvegliare il piacere di desiderare, di sperare, e contestualmente dia il conforto e la forza per superare questo periodo così annichilente.
Forse, “quando si potrà”, i nostri desideri saranno cambiati. Forse alcuni non saranno più realizzabili. Ma nel frattempo avremo tenuto allenato quel muscolo invisibile che è l’immaginazione, e tenuto memoria delle piccole grandi fantasie che fino ad oggi ci hanno definiti come esseri umani.